martedì 23 maggio 2017
mercoledì 17 maggio 2017
21 maggio: Incontro con Piera Aiello
Posted by pecorenere | mercoledì, maggio 17, 2017 |

Piera Aiello ha solo 18 anni quando sposa Nicolò. Nove giorni dopo il matrimonio il suocero, Vito Atria, un piccolo mafioso locale, viene assassinato. Nel 1991 la stessa sorte tocca a Nicolò, sotto gli occhi di Piera.
Dopo quell’omicidio in lei scatta qualcosa: «Vedova di un mafioso […] con una bimba di tre anni da crescere e una rabbia immensa nel cuore. In quel momento il destino ha messo un bivio lungo il mio percorso: dovevo scegliere quale futuro dare a mia figlia Vita Maria.» Il momento di svolta è l’incontro con Paolo Borsellino.
«Da quando lo ‘zio Paolo’ […] mi ha ricordato chi ero, da dove venivo e dove sarei dovuta andare, sono diventata una testimone di giustizia. Io non ho mai commesso reati, né sono mai stata complice dei crimini di mio marito e dei suoi amici, gli stessi che poi ho accusato nelle aule dei tribunali e nelle corti d’assise. Quel che è certo è che la mia storia, la mia vita, è stata rivoluzionata dalla morte», compresa la morte di Rita Atria, sua cognata, che a 17 anni decide di ribellarsi al sistema mafioso, ma dopo l’assassinio di Borsellino non riesce a reggere al dolore e si toglie la vita.
Al termine dell’incontro sarà offerto un aperitivo. Una colletta servirà a coprire le spese.
Dopo quell’omicidio in lei scatta qualcosa: «Vedova di un mafioso […] con una bimba di tre anni da crescere e una rabbia immensa nel cuore. In quel momento il destino ha messo un bivio lungo il mio percorso: dovevo scegliere quale futuro dare a mia figlia Vita Maria.» Il momento di svolta è l’incontro con Paolo Borsellino.
«Da quando lo ‘zio Paolo’ […] mi ha ricordato chi ero, da dove venivo e dove sarei dovuta andare, sono diventata una testimone di giustizia. Io non ho mai commesso reati, né sono mai stata complice dei crimini di mio marito e dei suoi amici, gli stessi che poi ho accusato nelle aule dei tribunali e nelle corti d’assise. Quel che è certo è che la mia storia, la mia vita, è stata rivoluzionata dalla morte», compresa la morte di Rita Atria, sua cognata, che a 17 anni decide di ribellarsi al sistema mafioso, ma dopo l’assassinio di Borsellino non riesce a reggere al dolore e si toglie la vita.
Al termine dell’incontro sarà offerto un aperitivo. Una colletta servirà a coprire le spese.
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