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giovedì 5 marzo 2015

Una giovane immigrata cinese vive uno strano, casto e impossibile amore con un anziano pescatore slavo di stanza a Chioggia, pure lui immigrato ma ormai assimilato a quel microcosmo. Nel suo primo film di finzione, il documentarista Andrea Segre analizza con tatto e poesia l’incontro tra mondi diversi.               


Eine junge Migrantin aus China erlebt eine seltsame, keusche und unmögliche Liebe mit einem alten slavischen Fischer, ebenefalls in Chioggia ausgewandert und inzwischen assimiliert. In seinem ersten Spielfilm erzählt der Dokumentarist Andrea Segre mit Feinfühligkeit eine Geschichte am Rande zweier Welten.


Venerdì 6 marzo proietteremo al Breitsch-Träff di Berna «Io sono Li» (2011), primo film di finzione di Andrea Segre, documentarista noto per la grande attenzione dedicata al tema della migrazione.

«Segre ambienta in una Chioggia sospesa e realista la storia di un incontro impossibile tra una giovane donna cinese barista in un bar del luogo e un maturo pescatore slavo trasferitosi in città da trenta anni. Due apolidi, due transfughi, due solitari che si incontrano al di qua e al di là del bancone di un bar abitato dalla varia umanità locale. Una storia d'amore impossibile, delicata e poetica. Segre, dunque, si getta nel mondo della finzione senza mai falsificare neanche per un attimo il dato della realtà e i suoi tanti anni di militanza documentaria alle prese con storie vere di immigrazione e integrazione (suoi sono Come un uomo sulla terra e Sangue verde, tra gli altri), lo hanno aiutato a vedere il vero oltre la realtà.» (Dario Zonta, L’Unità)

«Shun Li (Zhao Tao) näht in einer römischen Fabrik Hemden für die chinesische Mafia. Sie hofft so einen Weg zu finden, ihren Sohn wiedersehen zu können, der sich in den Fängen der Kriminellen in China befindet. Sie erledigt ihre Arbeit sehr gewissenhaft und zur Zufriedenheit ihrer Arbeitgeber. Schließlich erhält sie eine Beförderung und darf von nun an in einem Café in Venedig arbeiten. Mit ihrem gebrochenen Italienisch und ihrem geringen Wissen über Kaffespezialitäten ist sie den Fischern der Lagune, die das Stammpublikum des Lokals bilden, allerdings bald ein Dorn im Auge. Nicht zuletzt die Sprachbarriere führt immer wieder zu Konflikten und Missverständnissen. Lediglich der Dichter Bepi (Rade Serbedzija), der selbst als Migrant nach Venedig gekommen ist, hat Verständnis für die neue Chefin. Beide verbindet neben ihrer fremden Herkunft die Liebe zur Poesie. Die Mafia und die Fischer sehen die warmherzige Beziehung mit einigem Misstrauen, doch die Freundschaft ist stärker als alle Widerstände.» (filmstarts.de)

Il film è sottotitolato in francese / Film mit französischen Untertiteln


Il film inizia alle 20.30, a partire dalle 19.00 sarà come sempre servita la cena.


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