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lunedì 27 aprile 2015

Gioia è una ragazza rom diciottenne, che vive con la famiglia alla periferia di Torino. Ribelle verso le tradizioni della sua comunità, per gli italiani rimane però una zingara. In un film molto autobiografico, la giovane regista rom Laura Halilovic affronta con i toni della commedia una storia di doppia esclusione.  •  


Gioia ist eine 18-jährige Roma, die mit der Familie in der Peripherie von Turin lebt. Sie rebelliert gegen die Tradition seines Volkes, wird von den Italienern aber weiterhin als Zigeunerin betrachtet. Die stark autobiographisch gefärbte Geschichte einer doppelten Ausschliessung erzählt die junge Regisseurin Laura Halilovic mit der Leichtigkeit einer Komödie.



Sabato 2 maggio (eccezionalmente il sabato, perché venerdì è il 1° maggio) proietteremo «Io rom romantica» (2014) di Laura Halilovic, primo lungometraggio di una regista rom prodotto in Italia. In prima visione svizzera.

Il film racconta la storia di Gioia, una ragazza rom diciottenne che vive con la famiglia alla periferia di Torino. Ribelle verso le tradizioni della sua comunità, per gli italiani Gioia rimane però una zingara. 

«Io Rom romantica è la favola semiautobiografica narrata dalla neoregista rom Laura Halilovic, ispirandosi chiaramente al filone cinematografico di commedie romantiche interraziali altrettanto fiabesche come Sognando Beckham o Il mio grosso grasso matrimonio greco, che fanno leva sulla diversità di una comunità etnica folkloristica e "molto pittoresca". Tuttavia il risultato è gradevole, grazie soprattutto alla presenza della giovane protagonista rom, Claudia Ruza DjordJevic, che tiene testa ai professionisti del cast (Marco Bocci, Lorenza Indovina) con grande naturalezza e carisma.

La rappresentazione della comunità rom come enclave piccolo borghese, eccessivamente edulcorata e macchiettistica, è controbilanciata dalla natura nomade e ribelle della nonna e della nipote. La regia, come la sua protagonista, si ribella alle convenzioni, gioca con gli spazi e le inquadrature, trova una maniera fiabesca di raccontare la periferia cittadina e la percezione degli italiani "che non capiscono nulla di noi" dal punto di vista dei rom.» (mymovies.it)

«Nell'estate 2009 fa Raitre trasmise il delizioso documentario di una 19enne, Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen. Fu una rivelazione. Il talento della Halilovic era prepotente e così la sua urgenza. Nessuno aveva ancora raccontato quel mondo da dentro, almeno in Italia. Cinque anni dopo la regista ha (finalmente) fatto della sua storia un film vero e proprio». (Fabio Ferzetti, Il Messaggero)


Il film è in italiano e romané, con sottotitoli in inglese


Il film inizierà dopo le 20.30, preceduto da una piccola sorpresa. La cena con le specialità di Remigio sarà servita come sempre a partire dalle 19.00.


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